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Festival Letterario di giallo e noir
PROGRAMMA
GIOVEDÌ 28 AGOSTO
• Apertura musicale a cura del coro di Florinas *
• Andrea Cotti conversa con Raffaele Sari del suo romanzo “Febbre alta” (Piemme) Andrea Cotti Ha pubblicato diversi romanzi tra i quali Stupido, da cui è stato tratto il film Marpiccolo, e Un gioco da ragazze, che ha ispirato il lungometraggio omonimo. È stato sceneggiatore di numerose serie tv di successo come L’Ispettore Coliandro, Squadra Antimafia, R.I.S.
• Bruno Morchio conversa con Eleonora Carta del suo romanzo “La morte non paga doppio”. (Rizzoli) Bruno Morchio: è nato nel 1954 a Genova, dove vive e ha lavorato come psicologo e psicoterapeuta. È autore, tra l’altro, di una fortunata serie gialla che ha per protagonista l’investigatore privato Bacci Pagano. Per Rizzoli ha pubblicato anche Il testamento del Greco e Un piede in due scarpe, disponibili in BUR, e La fine è ignota (2023).
Luca Crovi racconta “Andrea Camilleri” (Salani)
Luca Crovi: (Milano, 1968), ha una lunga carriera in editoria e attualmente è editor alla Sergio Bonelli Editore. Collabora con diversi quotidiani e periodici. È autore di sceneggiature, programmi radiofonici, saggi, romanzi per adulti e per ragazzi.
Il libro: Mariolino Migliaccio non è un poliziotto. Non ha né un ufficio né una licenza. È un investigatore per necessità, un uomo ai margini che conosce bene le ombre di Genova, perché ci è cresciuto dentro. Anche per questo quando Milca, una ragazzina albanese salvata da un giro di prostituzione minorile, gli chiede di indagare sulla morte sospetta di un amico, Mariolino non può tirarsi indietro. La versione ufficiale parla di overdose ma qualcosa non torna: una scena del crimine contaminata e un muro di silenzi dietro cui si intravede un intreccio torbido di speculazioni edilizie, lavoro in nero e minacce sono segnali che Mariolino riconosce seduta stante. Con l’aiuto di un ispettore scorbutico, Migliaccio scava a fondo. E, nel mentre, deve fare i conti con la ferita mai rimarginata della perdita di sua madre. Tra i carruggi e i quartieri popolari della Superba, in un noir denso di umanità dolente, sarcasmo e amarezza, Bruno Morchio ci regala un protagonista fuori dal comune. Un uomo che inciampa, dubita, si sporca le mani ma non smette mai di cercare la verità, anche quando fa male.
• B.A. Paris conversa con Gianni Caria del suo romanzo “L’amica” (Nord) B.A. Paris è nata e cresciuta in Inghilterra, ma si è trasferita in Francia per lavorare in una
grande banca d'investimento. A un certo punto della sua vita, però, ha deciso di cambiare e di dedicarsi all'insegnamento e alla narrativa. Perciò ha fondato una scuola di lingue e ha iniziato la stesura della Coppia perfetta, il suo primo romanzo, che diventerà un bestseller mondiale pubblicato in 34 Paesi. E uguale fortuna hanno avuto i romanzi successivi, che l'hanno imposta come un punto di riferimento nel panorama del thriller. Dopo aver abitato per anni a Parigi, è tornata in Inghilterra e attualmente risiede nell'Hampshire col marito.
Il libro: Iris e Gabriel sono sposati da vent'anni e, ultimamente, le cose non vanno come dovrebbero. Sarà per via del lavoro di Gabriel, che lo ha portato sull'orlo di un esaurimento nervoso, o perché Iris si sente sempre più trascurata e stanca. Hanno bisogno di passare del tempo insieme, senza distrazioni, per provare a ricucire il rapporto, ed è per questo che partono per un viaggio in Scozia. Ma, al ritorno, ad aspettarli c’è un’ospite inattesa. La loro amica più cara, Laure, ha appena saputo che il marito ha avuto una figlia con un'altra donna e ha bisogno di un posto dove riflettere sul da farsi. Seppur a malincuore, Iris e Gabriel la accolgono in casa,
sperando che si tratti solo di qualche giorno. Invece le settimane passano e Laure non dà segno di volersene andare, anzi diventa sempre più invadente, usando senza permesso i vestiti di Iris e arrivando persino a riorganizzare la cucina. Come se ciò non bastasse, Laure s'insinua anche nella loro vita sociale, stringendo amicizia coi nuovi vicini di casa e, in particolare, col giardiniere, un giovane silenzioso ed enigmatico, che sembra nascondere un passato oscuro. E quando ormai la presenza dell’amica diventa soffocante, Iris e Gabriel scoprono che il marito di Laure è scomparso…
Appassionante e claustrofobico, L’amica conferma la maestria di B.A. Paris nell’indagare le pieghe più oscure dell’animo umano, trascinandoci in un crescendo di tensione sino a un finale esplosivo.
• Diffidato. Monologo teatrale di Nello Trocchia.
Nello Trocchia è inviato di Domani, autore dello scoop sui pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Ha scritto inchieste su mafie e malaffare politico per quotidiani e riviste, riprese dai principali media nazionali e internazionali, e per la tv ha realizzato documentari come Casamonica tratto da uno dei suoi libri.
Una vita tranquilla, l’ultimo libro che ha scritto, è sulla latitanza di Matteo Messina Denaro e i misteri sulla cattura del boss, mentre il suo ultimo podcast si intitola
Pestaggio di stato e racconta ciò che è successo nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere.
Per il teatro ha scritto La peste interpretato da Nello Mascia, e Le rovine di Adriano interpretato da Urbano Barberini, musiche di Danilo Rea, con un cameo di Franca Valeri.
Diffidato. Dal regime.
Detenuti in ginocchio con testa bendata, giovani riottosi trattati come boss e diffusa impunità.
L’Italia del 2025 ha i tratti dell’amichettismo, dove avanzano i deputati bau bau, i cognati, le sorelle, i fedeli scudieri del potere; e ha i tratti del nostalgismo, dove i saluti romani si incrociano con il culto del duce, dove il ventennio non è più tabù e busti e memorie nere sono sdoganati.
Nello Trocchia, cronista investigativo e antimafia, porta a teatro un racconto spietato e ironico del Paese. Dai criminali in fuga dorata alle botte in carcere, dagli affari tra partiti e destra estrema alla repressione in strada con una certezza: se non sei comprabile, bisogna abbatterti.
Si cammina lungo tre inchieste: lo scoop su Santa Maria Capua Vetere e i pestaggi in carcere (la repressione), l’inchiesta sulla tragedia di Cutro e il fallimento albanese (la propaganda), l’esclusiva su Acca Larentia (il nostalgismo e la rete nera).
Ma qual è il prezzo da pagare e chi sono i responsabili della deriva?
Un monologo fatto di parole, musica e video.
VENERDÌ 29 AGOSTO
• Davide Longo conversa con Stefania Divertito del suo romanzo “La donna della mansarda (Einaudi).
Davide Longo è nato a Carmagnola nel 1971 e vive a Torino. Tra i suoi romanzi ricordiamo Un mattino a Irgalem (Marcos y Marcos 2001, Feltrinelli 2019), Il Mangiatore di pietre (Marcos y Marcos 2004, Feltrinelli 2016), L'uomo verticale (Fandango 2010, Einaudi 2022). La serie con protagonisti Vincenzo Arcadipane e Corso Bramard, che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, comprende finora Il caso Bramard (Feltrinelli 2014, Einaudi 2021 e 2025), Le
bestie giovani (Feltrinelli 2018 con il titolo Cosí giocano le bestie giovani, Einaudi 2021), Una rabbia semplice (Einaudi 2021), La vita paga il sabato (2022), Requiem di provincia (2023) e La donna della mansarda (2025).
Il libro: La sparizione di una celebre artista che da anni si negava al mondo, ritirata in clausura all'ultimo piano di uno strano edificio. Un mistero la cui spiegazione è nascosta negli angoli bui di una mente piena di talento, nella storia di una famiglia, di una casa, di un'intera città. Dal vincitore del Prix du Polar Européen, un nuovo romanzo con protagonisti Bramard e Arcadipane. Nell'ottobre del 2013, mentre il commissario Vincenzo Arcadipane e il suo mentore Corso Bramard indagavano su un omicidio in una valle del cuneese, a Torino una donna di trentasette anni scompariva senza lasciare tracce. Niente di clamoroso, se la donna in
questione non fosse stata Tina, pittrice di fama internazionale che da tempo viveva rinchiusa nel suo appartamento-studio all'interno della Prora, il bizzarro palazzo progettato dal bisnonno architetto. Quando il caso viene archiviato come allontanamento volontario, Muriel Gallirossi - agente, confidente e tuttofare di Tina - si rivolge a Bramard: è sicura che l'amica sia stata assassinata. Corso sa che le indagini sono state approfondite e che il presunto responsabile ha un alibi di ferro eppure, nemmeno lui saprebbe dire perché - forse a turbarlo sono i quadri di Tina, forse la bellezza di Muriel -, decide di parlarne con Arcadipane. Corso toglie dalla tasca del giaccone la cartolina del dipinto Chabod's Hanggirl e gliela mostra. Leonardo Claretta la osserva a lungo. - Follia. - Come ha detto? - Dal latino follis: otre, mantice, ma anche sacco vuoto da cui «folle», nel senso di «testa vuota». Corso guarda gli occhi dell'uomo richiudersi piano, eppure la bocca cercare ancora le parole. - La Prora, - sussurra infine. - La Prora? Claretta apre uno degli occhi e annuisce. - Vada a vederla. - Va bene. - Le cose costruite da chi è a un passo dal talento, ma non ce l'ha, hanno sempre qualcosa di grandioso.
• Michele Riccio e Anna Vinci conversano con Giuseppe Carbone del loro libro “La strategia parallela” (Zolfo edizioni). Evento in collaborazione con il Movimento
agende rosse Michele Riccio: Generale dei Carabinieri nato a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso. Fin dall'inizio della carriera ha operato nel settore delle investigazioni e dal 1975 ha collaborato con il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, al Nucleo Speciale Lotta al Terrorismo e alla Sezione Speciale Anticrimine di Genova. Decorato con medaglia d'argento al valor militare, ha ricevuto più encomi per azioni contro il terrorismo e la criminalità organizzata nazionali e internazionali.
Ha gestito l’inchiesta "Grande Oriente" per individuare i mandanti esterni delle stragi degli anni 1992-1993.
Anna Vinci: È nata a Roma, dove vive e lavora. Autrice di romanzi e saggi biografici, tra i quali Gaspare Mutolo. La mafia non lascia tempo (Rizzoli 2013, Chiarelettere 2019), Luigi Ilardo. Omicidio di Stato (Chiarelettere, 2021). Biografa di Tina Anselmi, ha realizzato per la Rai vari documentari. Ha messo in scena il testo teatrale La terra senza, da cui è stato tratto il film omonimo, con la regia di Moni Ovadia (Ila Palma - Rai Cinema, 2024).
Il libro: La strategia parallela è un libro-verità che svela gli intrecci oscuri tra mafia, massoneria e servizi segreti deviati italiani attraverso la testimonianza diretta di un protagonista d'eccezione.
Michele Riccio, ora generale dei Carabinieri, ha deciso di raccontare per la prima volta e senza filtri la sua storia ad Anna Vinci. La scrittrice, lasciandosi guidare dalle vicende vissute da Riccio, ci conduce in un'atmosfera intensa da romanzo civile.
Il libro svela operazioni ad alto rischio ed episodi inquietanti, mettendo a nudo le trame occulte di una "strategia parallela" che continua a inquinare la nostra democrazia; e ripercorre momenti cruciali, come il rapporto tra il generale Riccio e il boss di Cosa nostra Luigi Ilardo, che avrebbe dovuto condurre gli uomini dell'Arma all'arresto del capo dell'organizzazione criminale, Bernardo Provenzano, aprendo uno squarcio sull'identità dei mandanti esterni delle stragi del 1992-93 e sui rapporti indicibili di settori delle istituzioni con la mafia. Ma una data, il 10 maggio del 1996, segna l'assassinio di Ilardo e il tragico destino di Riccio, messo sotto accusa dallo stesso Stato che oggi il generale continua a onorare. La strategia parallela è una testimonianza potente. Un'opera che promette di scuotere le coscienze, portando alla luce verità ancora ignorate e il lato oscuro della nostra democrazia.
• Stefano Tofani conversa con ****** del suo romanzo “La bestia che cercate” (Guanda) Stefano Tofani è nato a Cascina, in provincia di Pisa, e vive e lavora a Lucca. Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali si è dedicato alla scrittura, pubblicando racconti inseriti in varie antologie. Nel 2013 è uscito il suo primo romanzo, L’ombelico di Adamo, vincitore del Premio Villa Torlonia. Tra gli altri suoi libri ricordiamo Fiori a rovescio (2018), Sette abbracci e tieni il resto (2019), Nuvole zero, felicità ventitré (2021), In fuga col Barone. Nel mondo di Calvino (2023), Il giorno della spensieranza (2025).
Il libro: A Cuzzole, in Toscana, la vita scorre placida. Il tempo è scandito dalla scuola dei figli, dalle partite a calcetto del mercoledì e dalla messa domenicale. Ma nei bar e nelle piazze (e soprattutto nelle chat di gruppo) le maldicenze corrono, e sembra che tutti abbiano una doppia vita da nascondere, vera o virtuale… Finché un giorno un colpo di pistola fa salire il paesino alla ribalta nazionale: la maestra Sonia è stata uccisa nel cortile della scuola durante la ricreazione. Chi mai poteva volere la sua morte? Le uniche piste sono una giarrettiera nera trovata poco distante dal luogo del delitto e un tipo strano con l'eskimo e la faccia da Buondì
che poco dopo lo sparo si era avvicinato al cancello offrendosi di aiutare. La polizia, come si dice in questi casi, brancola nel buio, e le indagini del brigadiere Caso e dell'appuntato Pozzessere si fanno sempre più frustranti. All'apparenza Sonia era una donna semplice, una moglie, una madre e una figlia senza segreti: un ritratto troppo perfetto per corrispondere al vero. Le voci circolano e i sospetti si moltiplicano nella cerchia di persone attorno alla vittima: il marito Giorgio, il figlio Nicola, l'anziana mamma Marcella e i colleghi di lavoro. L'unica certezza è che il colpo fatale è partito dal palazzo di fronte alla scuola, di proprietà del politico
Bruconi, che ha un figlio celebre per le sue scorribande. Che c'entri qualcosa lui?
• Luca Crovi racconta “Andrea Camilleri” (Salani) – Anteprima nazionale -
Luca Crovi è tra i massimi esperti in Italia di letteratura di genere. Lavora per Sergio Bonelli Editore, dove dal 1993 si occupa della collana Almanacchi. Ha collaborato con «Italia Oggi», «Il Giornale» e «Max» occupandosi di musica. È autore di saggi e romanzi, da ultimi Noir.
Istruzioni per l’uso (2013) e L’ombra del campione (2018), L'ultima canzone del Naviglio (2020). Ha sceneggiato fumetti ispirati alle opere di Andrea G. Pinketts, Joe R. Lansdale e Massimo Carlotto. Per Marsilio è autore della monografia Tutti i colori del giallo (2002) che ha inspirato l’omonima trasmissione radiofonica andata in onda su Radio 2, con cui ha vinto il Premio Flaiano nel 2005.
Il libro: Andrea Camilleri è stato tante cose, così tante che faticavano a stare tutte dentro una persona sola. È nota la storia del suo ‘destino ritardato’, come lui stesso lo chiamava:
l’esplosione come scrittore a quasi settant’anni, con il commissario Montalbano e unapopolarità inaudita. Ma Camilleri non è stato soltanto questo, o meglio, il suo successo ha cominciato a nascere molto tempo prima, e si può dire che ogni frammento della sua lunga esistenza fosse destinato a convergere nella figura che i lettori italiani hanno poi straordinariamente amato. Esiste dunque una storia più complessa e disseminata di sorprese:
eventi che neanche un romanziere avrebbe potuto immaginare così come sono accaduti. È la storia di un bambino siciliano che si intrufola nella soffitta dei genitori e vi trova i gialli di Simenon custoditi in un sacco di juta. Di uno studente scapestrato che diventa regista teatrale e alleva importanti attori. Di un giovane intellettuale che entra in Rai e produce alcuni tra i programmi più iconici della storia della radio e della tv. Di un artista poliedrico che da dietro le quinte contribuisce a fare grande la cultura popolare italiana. E di un uomo che per testardaggine e un pizzico di fortuna incontra sul suo cammino una miriade di personaggi leggendari: da Pirandello al generale Patton, da Robert Capa alla banda del bandito Giuliano, da Papa Giovanni XXIII a Pier Paolo Pasolini, da Leonardo Sciascia a Elvira Sellerio. Con le sue
doti di affabulatore e il suo sguardo panoramico, Luca Crovi ricostruisce il mosaico di un uomo smisurato, prorompente e ironico, rendendo giustizia alle inesauribili energie che Andrea Camilleri ha dedicato all’arte per una vita intera.
• Sembrava una brava persona. Reading di Arianna Porcelli Safonov.
Arianna Porcelli Safonov nasce a Roma da papà russo e mamma milanese. Laureata come storico di moda e costume, lavora per dieci anni nell’organizzazione di eventi internazionali Nel 2010 inizia a lavorare con il teatro comico e con la conduzione tv. Porta in giro per l’Italia tre progetti di comicità sociale per ripristinare il pensiero critico nella comicità italiana.
Nel 2008 Arianna attiva il blog di Madame Pipì, un contenitore di racconti e brevi invettive contro i drammi di costume sociale della nostra epoca. Dal 2014 scrive libri per Fazi Editore:
Fottuta Campagna (2015), una collana di racconti sull'esperienza di vita di Arianna in cima agli Appennini tra Lombardia e Liguria molto distante dalla surreale moda contemporanea del Green. Il secondo libro è Storie di Matti (2017), un intenso viaggio tra le persone perbene ammalate di società odierna nel loro giorno di crisi universale. Una riflessione cinica e tenera sulla nostra epoca contemporanea che vorrebbe obbligarci al contenimento, a ricordarci i tempi malsani pre-Basaglia.
Sembrava una brava persona: Sembra assurdo ma tutti i peggiori crimini sono quasi sempre innescati da persone apparentemente normali. “Sembrava tanto una brava persona” celebra la furia dei normali. Cinque storie di ordinaria follia. Cinque brave persone che farebbero cambiare idea a Basaglia. Cinque antieroi che non ce l’hanno fatta ma un bel giorno, decidono di farla grossissima. Creazioni noir generate dalla disperazione di chi cerca di adattarsi ad un abito sociale troppo stretto: il disoccupato cronico, il matto d’amore, il nerd del negozio di computer, la PR esasperata dalle PR ed il figlio unico alle prese con l’ennesimo Natale esasperante. Dedicato a chi sembra tanto una brava persona.
SABATO 30 AGOSTO
• Emanuela Valentini conversa con Ciro Auriemma del suo romanzo “Morte di un Dio” (Piemme).
Emanuela Valentini: Vive e lavora a Roma come editor freelance.
Ha vinto numerosi premi per la narrativa breve e ha pubblicato in digitale il serial Red Psychedelia. I suoi racconti sono stati tradotti in varie lingue. Scrive per Wired Italia. Pratica per hobby la fotografia di paesaggi naturali e urbani. Amante della cultura underground, a volte dipinge sui muri.
Le segnatrici è il suo debutto nel thriller, in corso di pubblicazione in diversi Paesi del mondo.
Il libro: Miriam è cresciuta sulle montagne. Ha imparato le leggi della natura e degli uomini guidata da un padre amorevole, Libero, e da uno zio gentile, Primo. Ma non ha mai conosciuto altre persone. Sa del profumo buono di Libero, dopobarba e tabacco, e degli odori del bosco, che conosce uno per uno. Sa anche che alcune domande non vanno fatte: a volte i suoi due protettori litigano, diventano bruschi o violenti, e allora sa di dover rintanarsi nel silenzio. Un silenzio che è grande, lontano dalla città e dagli altri esseri umani. Eleonora, ricercatrice in antropologia, trasforma lo studio del caso di Chiara Ricci, una ragazza scomparsa, in una vera
ossessione. Esplora le terre d'Appennino intorno a Rieti, cerca di individuare una pista. Ma brancola nel buio: Chiara è scomparsa da tre giorni nel Cicolano. Sono ettari di foreste e tonnellate di roccia. Forse nessuno la rivedrà viva. Lola è una giovane donna ricoverata in un ospedale psichiatrico dopo un Tso. Santo, lo psichiatra che la prende in cura, si impegna a costruire un legame sincero con lei, ma trova davanti un muro. Lola parla di ragazzine da salvare e divinità che muoiono sulla montagna. Nessuno la capisce. Le vicende delle tre donne, apparentemente separate, si intersecano e riportano all'eremo di Miriam, luogo impervio e
misterioso. Perché sulla montagna si annida un tremendo e scandaloso segreto che le attende da anni. Morte di un Dio è un viaggio inquietante attraverso l'abisso della psicologia umana, una storia avvincente in cui ogni filo narrativo conduce a un clamoroso colpo di scena.
• Francesca Zanni conversa con Maria Francesca Chiappe del suo libro “Irrisolti” (Bompiani).
Francesca Zanni È giornalista pubblicista freelance e podcaster. Ha esordito nel mondo del podcasting nel 2020 con “Irrisolti. I misteri del crimine” e nel 2022 ha pubblicato “Rumore. Il caso di Federico Aldrovandi”, un’inchiesta autoprodotta che ha vinto il premio “Pod 24” diRadio 24 al Festival del Podcasting 2022 e due premi a Il Pod - Italian Podcast Awards 2023 (Miglior podcast Indie Narrazione e Podcast Indie dell’anno). Dal 2023 collabora con Radio24 con cui ha realizzato i podcast originali “Cento giorni dopo - Il caso Amedeo Damiano”, e “Come una marea - Il caso Franco Mastrogiovanni”. Nel 2024 è stata giurata a Il Pod - Italian Podcast Awards organizzati da Tlon e ai DIG Awards.
Il libro: Dal cuore nero della cronaca le voci spezzate delle vittime tornano a farsi sentire, chiedendoci di non dimenticare. Perché accettare l’ingiustizia di ieri è consentirle di ripetersi anche oggi.
Irrisolti è un viaggio nei misteri più oscuri della cronaca italiana: dieci casi, dieci storie di vittime senza giustizia, dieci enigmi che continuano a interrogarci. Da Giuseppe Pinelli al controverso caso di David Rossi, passando per delitti in cui le vittime sono bambini innocenti e donne dimenticate, ogni capitolo è un’immersione in un’indagine senza risposte. Storie di omissioni, depistaggi e verità mai dette. Francesca Zanni ci guida nei luoghi del crimine, ricostruendo i dettagli, le relazioni tra i protagonisti noti (e talvolta ignoti) e le inquietanti zone d’ombra.
Ognuna delle vittime è una voce spezzata che grazie a queste ricostruzioni torna a farsi sentire, chiedendoci di non dimenticare.
• Aslak Nore conversa con Enrico Pandiani del suo romanzo “Gli eredi dell’artico” Aslak Nore (1978) è cresciuto a Oslo. Dopo aver studiato Scienze sociali a New York, si è unito ai reparti speciali dell’esercito norvegese in Bosnia. Ha vissuto in America latina e lavorato come giornalista in Iraq e in Afghanistan. Premiato in Norvegia con il prestigioso premio Riverton per il miglior romanzo poliziesco, vive in Provenza. Il cimitero del mare verrà pubblicato in più di venti paesi.
Il libro: I Falck sono una delle famiglie più influenti della Norvegia. Con la loro fondazione, la Saga, sovrintendono alla conservazione degli archivi storici del paese, una carica che consente loro di occupare una posizione strategica negli equilibri di potere nazionali. Appena nominata direttrice della Saga, Sasha Falck organizza una spedizione di ricerca a Spitsbergen, la più popolosa delle isole Svalbard. È qui, in questa parte di mondo che promette grandi ricchezze, che si concentrano adesso gli appetiti degli eredi di una delle più importanti dinastie di armatori della Scandinavia; ed è qui, in un’area di rilevante interesse geopolitico, che la cugina Connie possiede una concessione mineraria, fonte di tensione tra l’intelligence norvegese e la Russia di Putin. Ma la morte per avvelenamento di un colonnello russo, che ha rivelato l’esistenza di una talpa all’interno della fondazione, scatena un incidente diplomatico che minaccia di portare alla luce i segreti sepolti dei Falck.
Sulla scia di Succession, il seguito del Cimitero del mare è una nuova, appassionante miscela di saga familiare e thriller: emozioni forti, amori proibiti e lotte per il potere, politica e doppio gioco, tutto abilmente intrecciato in una trama che toglie il respiro, mostrando come gli incontri casuali possono cambiare il corso delle vite, e della storia stessa.
• Luca Crovi racconta “Andrea Camilleri” (Salani)
Luca Crovi è tra i massimi esperti in Italia di letteratura di genere. Lavora per Sergio Bonelli Editore, dove dal 1993 si occupa della collana Almanacchi. Ha collaborato con «Italia Oggi», «Il Giornale» e «Max» occupandosi di musica. È autore di saggi e romanzi, da ultimi Noir.
Istruzioni per l’uso (2013) e L’ombra del campione (2018), L'ultima canzone del Naviglio (2020). Ha sceneggiato fumetti ispirati alle opere di Andrea G. Pinketts, Joe R.
Lansdale e Massimo Carlotto. Per Marsilio è autore della monografia Tutti i colori del giallo (2002) che ha inspirato l’omonima trasmissione radiofonica andata in onda su Radio 2, con cui ha vinto il Premio Flaiano nel 2005.
• Amori Tossici. Monologo teatrale di Roberta Bruzzone.
Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa investigativa, ha analizzato la scena del crimine nei più eclatanti casi di cronaca nera italiani degli ultimi anni. È presidente di Sos Vittima Onlus, che si occupa dei casi di manipolazione affettiva, e dell’Aisf (Accademia internazionale delle scienze forensi), ed è vicepresidente dell’Associazione La caramella buona Onlus, che sostiene le vittime di pedofilia. Insegna Criminologia, Psicologia investigativa e Scienze forensi all’Università LUM Jean Monnet di Bari e negli istituti di formazione della Polizia di Stato e dei Carabinieri. In tv, dal 2007 è ospite fissa di ‘Porta a Porta’ per i casi di cronaca nera.
DOMENICA 31 AGOSTO
• Aperitivo in giallo (in definizione)
• Pranzo/romanzo
• Orso Tosco conversa con Elias Mandreu del suo romanzo “La controra del barolo” (Rizzoli).
Orso Tosco scrittore e sceneggiatore, è nato a Ospedaletti nel 1982. Ha pubblicato racconti, romanzi e poesie. Tra i suoi libri ricordiamo London voodoo (minimum fax 2022) e Nanga Parbat. L’ossessione e la montagna nuda (66THAND2ND 2023) e per Nero Rizzoli L’ultimo Pinguino delle Langhe, vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco 2024.
Il libro: “Un morto, commissario. Si sono rubati un morto.” Non c’è pace per Gualtiero Bova, che tutti chiamano il Pinguino e, come ogni pinguino che si rispetti, prova a godersi in tranquillità salvifiche nuotate solitarie nei fiumi del basso Piemonte, dopo che un trasferimento l’ha privato del suo mar Ligure. Una telefonata, il furto di un cadavere da un cimitero annunciato da un prete, ed ecco che quell’autunno che ha fretta di farsi inverno precipita in un abisso di orrore. E la Provincia Granda, profonda, in apparenza immobile, diventa il palcoscenico irreale in cui si muovono apostoli di antichi rituali, improbabili cacciatori di demoni, torturatori sui generis, killer implacabili… Il Pinguino, insieme alla fedele bassotta Gilda e a una stramba squadra di poliziotti, si ritrova per le mani un caso intricato che lo porterà a scontrarsi con una rete di pericolosi criminali, entrando in contatto con le parti più oscure e meschine dell’animo umano. Torna l’indimenticabile commissario creato dall’autore rivelazione della crime fiction italiana, con la sua umanità ruvida, il suo sarcasmo, la sua goffaggine, i silenzi impenetrabili, l’amore per il bere e il mangiare. Torna con un’altra storia che è una nuova partita a scacchi con il destino, dove il sangue, che è sacro ed è vita, diventa pasto per acquietare lo spirito del male.
• Luca Poldelmengo conversa con ****** del suo romanzo “Indagine apparente” (Gallucci).
Luca Poldelmengo (Roma, 1973) è scrittore, sceneggiatore per il cinema e producer a Rai Fiction. Il suo romanzo d’esordio Odia il prossimo tuo (2009), tradotto anche in Francia, ha vinto il Premio Crovi come migliore opera prima. Tra i suoi noir L’uomo nero (2012), finalista al Premio Scerbanenco, Nel posto sbagliato (2014), I pregiudizi di Dio (2016), Negli occhi di Timea (2018). Ha scritto i film Cemento armato (2007), Calibro 9 (2020) e Bastardi a mano armata (2021). Con il libro Valerio e la scomparsa del professor Boatigre ha esordito con Gallucci nella narrativa per ragazzi.
Il libro: Roma sembra averlo inghiottito. Scomparso nel breve tragitto che separa il bar dove è stato visto per l’ultima volta da casa sua. Non se ne capacita la moglie, la pm Letizia Riva, “la stronza” per i colleghi. Una donna integerrima che si è fatta la fama di riuscire sempre a ottenere quello che vuole. Almeno fino a quella notte di maggio, quando è scomparso Aldo, l’uomo che ama, lasciandole come unica traccia l’immagine sbiadita di una telecamera di videosorveglianza.
Ora Letizia deve riportare Aldo dai suoi figli, ricomporre la serenità familiare. Pur di riuscire, per la prima volta è pronta a tradire tutto ciò in cui ha creduto, calandosi in ambienti sconosciuti, a contatto con un’umanità e una verità che mai avrebbe pensato di dover affrontare.
«Non devi essere perfetta». Le diede un bacio sulla guancia.
«Questo lascialo decidere a me» gli rispose lei e si alzò. «Non pretendere miracoli, resto sempre una stronza»
• Luca Crovi racconta “Andrea Camilleri” (Salani)
Luca Crovi è tra i massimi esperti in Italia di letteratura di genere. Lavora per Sergio Bonelli Editore, dove dal 1993 si occupa della collana Almanacchi. Ha collaborato con «Italia Oggi», «Il Giornale» e «Max» occupandosi di musica. È autore di saggi e romanzi, da ultimi Noir. Istruzioni per l’uso (2013) e L’ombra del campione (2018), L'ultima canzone del Naviglio (2020). Ha sceneggiato fumetti ispirati alle opere di Andrea G. Pinketts, Joe R. Lansdale e Massimo Carlotto. Per Marsilio è autore della monografia Tutti i colori del giallo (2002) che ha inspirato l’omonima trasmissione radiofonica andata in onda su Radio 2, con cui ha vinto il Premio Flaiano nel 2005.
• Liza Marklund conversa con Luca Crovi del suo romanzo “La donna della palude” (Marsilio).
Liza Marklund, giornalista e co-fondatrice della casa editrice Piratförlaget, è una delle scrittrici scandinave di maggior successo di tutti i tempi. I suoi libri sono tradotti in quaranta lingue e hanno venduto più di venticinque milioni di copie nel mondo.
Dopo Perla nera, seguito alla fortunata serie poliziesca di Annika Bengtzon (undici episodi, tutti pubblicati in Italia da Marsilio), Perfette sconosciute segna il suo ritorno al giallo con una nuova serie ambientata nell’estremo Nord della Svezia, dove lei stessa è cresciuta, che unisce la passione per i libri e quella per il delitto.
Il libro: Sono passati molti anni dalla notte nebbiosa di fine estate in cui la moglie del capo della polizia di Stenträsk, Wiking Stormberg, è scomparsa nella torbiera, lasciando dietro di sé la figlia piccola in un porte-enfant e un cesto di more artiche. Nonostante le ricerche, di lei non si è saputo più nulla. Il suo corpo sembra essere stato inghiottito dalle acque melmose e gelide di Kallmyren, dove le leggende narrano che bestie, persone e cose riposino cullate da muschi e alghe. Per Stormberg, quella palude è diventata un’ossessione e vi trascorre molto tempo a parlare con Helena, la donna che amava e che, come lui, aveva dentro di sé il canto del Nord,
quel fremito che appartiene solo a chi si è adattato al buio e alla luce unici del circolo polare. Un giorno, il figlio Markus riceve una lettera, un avvertimento scritto a mano con la calligrafia di Helena e firmato con il suo simbolo: una stella. Possibile che sia ancora viva? E se non è così, chi è stato a spedire quella lettera? E perché? Stormberg avverte il pericolo, deve scoprire che cosa è realmente successo trent’anni prima: anche se non è in grado di fermare ciò che sta per accadere, forse può ancora influenzarne il corso. In fondo, non ha più niente da perdere
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Pagina aggiornata il 25/08/2025